REPORTAGE
Alle pendici del monte Ararat, pezzi di Kurdistan in Italia
L’identità di curdo con nazionalità turca è una veste difficile; “noi curdi che siamo cresciuti in Turchia abbiamo paura anche di noi stessi” – mi spiega Sait – “perché per anni ci hanno messo in testa che essere curdo è un qualcosa di inferiore. Cercavamo di nascondere questa parte. Ci ho messo più di dieci anni di libertà prima di arrivare ad esprimere questo sentimento, prima di dire io sono curdo senza paura”
Ludovica Maura Santarelli
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20 marzo 2024
5 marzo 2024
Il disastro di Rigopiano tra macerie, gelo e silenzio
Vorrei capire qualcosa in più di quella tragedia osservata solo attraverso uno schermo del televisore. Da quel giorno c’è qualcosa di strano nella quiete delle mie giornate: l’assoluzione della maggior parte degli imputati nel febbraio 2023, ha risvegliato in me la voglia di scavare, per quanto posso, sulle ombre rimaste attorno a questa vicenda che, per la sua indefinitezza, era rimasta sepolta in un angolo della mia mente.
Arianna Gagliardi
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17 gennaio 2024
Se abriò paca
Diario dal Guatemala
Stavolta non sto facendo shopping con le amiche in un normale sabato pomeriggio adolescenziale. Sono dall’altra parte del mondo, in Guatemala, dentro un gigantesco magazzino in cui mi sono imbattuta per caso esplorando la città più vicina alla comunità dove vivo in questi mesi. Il suddetto garage mi ha attratto dal grande cartello all’ingresso, in cui a caratteri cubitali rossi e sullo sfondo di una sfavillante bandiera statunitense spiccano le parole Se abriò paca.
Valeria Todaro
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22 dicembre 2023
La Tempesta Vaia e il disastro.
Un reportage fotografico
Cosa si prova camminando in mezzo ad un intero bosco piegato dal vento? Quanti passi è lungo un albero, o milioni di alberi, coricati a terra sulle strade, sui sentieri, sui prati? Cosa significa svegliarsi una mattina e non riconoscere il paesaggio che conosci da tutta la vita?
Nicola Bonardi
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13 dicembre 2023
Più libri. Più liberi?
Dal 6 al 10 dicembre l’avveniristico Nuovo Centro Congressi dell’EUR, più che una nuvola è parso un gigantesco formicaio di cristallo, una di quelle teche luccicanti dove appassionati mirmecologi con gli occhiali spessi e tendenze voyeuristiche insediano una colonia di formiche per poterla studiare e osservare con attenzione. La colonia, in questo caso, era antropomorfa. Ben 115mila persone - tra cui il sottoscritto, per l’intera giornata di sabato – radunatisi in cinque giorni di amplesso librario collettivo: Più Libri Più Liberi - d'ora in poi PLPL -, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria.
Giuseppe Menegus
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6 dicembre 2023
Ripartire dalla terra
Diario dal Guatemala
Rony Figueroa a Nuevo Horizonte è un veterano, è sulla sessantina, un fisico asciutto, mani da contadino e due denti finti metallici che brillano ogni volta che sorride. Il suo vero nome in realtà è Eusebio. Qui tutti gli ex guerriglieri hanno nomi diversi, nomi che si sono dati durante il conflitto interno per nascondere la loro vera identità e proteggere la famiglia. Rony il suo nome fittizio lo mostra con orgoglio, l’ha scelto in onore di un suo vecchio amico, ucciso in battaglia dall’esercito del governo.
Valeria Todaro
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15 novembre 2023
Hay que aguantar!
Diario dal Guatemala
In un giorno di ottobre, mese che con le rivoluzioni ha un buon rapporto, mi sposto in autostop da un paesino all’altro del Guatemala per raggiungere Santa Elena, vicino a Nuevo Horizonte, il villaggio dove abito in questi mesi. La ragione del mio viaggio è una grande manifestazione che si sta svolgendo proprio ora davanti ad un centro commerciale.
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Valeria Todaro
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30 ottobre 2023
Natalia Ginzburg torna a casa
I capelli corti e lo sguardo apparentemente severo, Natalia Ginzburg è lì – un suo ritratto, ovviamente –, nella Sala Grande della Fondazione Circolo dei Lettori.
È una sera di ottobre e mi trovo a Torino, la città dove sia io che Natalia siamo cresciute.
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Serena Orlando
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6 settembre 2023
Quattro bambini - Jaisalmer
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Il film comincia dall'alto, come una panoramica: cielo blu elettrico dove nessuna nuvola osa intrecciare danze. Giù, poi, conglomerati di tetti divisi da strade, ai bordi delle quali le persone lavorano, cucinano, mangiano, discutono e si lavano. Va in frantumi quella sacra linea di demarcazione tra spazio intimo e pubblico. Si entra in uno spaccato di vita quotidiana che disturba, almeno all'inizio, per diventare poi qualcosa di spontaneo e naturale. E’ il privilegio di vivere cento, mille vite, di un'infinita pellicola vivente in cui nessuno è solo spettatore.
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13
Verso Nord
Himachal Pradesh
Percepisco per un istante una profonda connessione tra la moto e l'asfalto, tra il mio cuore e i selvaggi luoghi che mi circondano, mi assorbe un vortice di corpi, metallo, foglie e mistiche visioni di un'India sfuggente, dall'aria tersa e rarefatta e . Mi riporta alla realtà un bus lanciato a tutta velocità nella mia corsia. Non devo farmi assorbire da queste proiezioni liriche mentre guido. L'india, però, è forse proprio questo: un non-luogo in cui è la mente, più che il corpo, a essere presente. Qui tra vita e morte non c'è grande differenza.
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13 agosto 2023
3 agosto 2023
Sopravvivere ai sensi
Dehli
L’arrivo in India ha un odore inconfondibile, difficile da descrivere, antico e prezioso, paglioso e penetrante. L’aria è tristemente pesante e inquinata, soprattutto in questo periodo dell’anno, ma sono sicuro che si potrebbe distinguere da ogni altra città del mondo.
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31 luglio 2023
Scosse sismiche in Moldavia.
Secondo episodio
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Ritrovo gli appunti del viaggio precedente tra i file del computer e sorrido. Vorrei rimetterci mano, inserirmi di più nella narrazione, adeguare lo stile alle parole che seguono, aggiornare giudizi ormai mutati, ma l’istantanea di una Moldavia disillusa corrisponde ancora alla realtà di un paese dimenticato. Ci torno per l’ennesima volta dopo otto mesi circa. Una guerra fratricida ha causato l’ennesimo terremoto politico che, almeno stavolta, hanno avvertito tutti.
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13 luglio 2023
La verità su Emanuela ci è dovuta
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Si diceva che il rischio, nelle storie come questa, è che per abitudine alla desolante realtà si finisca per rinunciare a scavare fin dove necessario. Qualcuno potrà anche essersi abituato, ma non è ciò che, ormai da mesi a questa parte con evidenza eclatante, si può osservare: scuole, università, uffici, case, strade e finanche chiese sono popolate da persone che non sembrano avere un buon rapporto con la consuetudine. Altrimenti, lo scorso 25 giugno a Largo Giovanni XXIII – luogo del sit-in organizzato da Pietro Orlandi per il quarantennale dalla scomparsa di Emanuela – ci sarebbero stati molti spazi vuoti.
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10 luglio 2023
Marruecos, Maroc.
Un viaggio tra i resti della dominazione europea in Marocco
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Il Parchís è la variante spagnola del Pachisi, un gioco da tavolo in cui due o quattro persone muovono, dopo aver tirato uno o due dadi, quattro pedine lungo un percorso a forma di croce, con l'obiettivo di completare il giro nel minor tempo possibile.
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3 luglio 2023
Scosse sismiche in Moldavia.
Primo episodio
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A ChiÅŸinău poco è cambiato: il viale Ștefan Cel Mare è ancora tempestato da cambi valuta con insegne luminose, banche in ogni angolo, dalla maestosità del parlamento moldavo a forma di libro aperto, dagli hotel abbandonati a ovest e dalla stazione coi mosaici turco-ottomani. Dietro questa c’è ancora lo sterminato bazaar zingaro. Niente è successo.
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19 giugno 2023
Lago ex Snia: tra speculazione edilizia e salvaguardia ambientale
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Nel 1993 la Ponente s.r.l iniziò a scavare in zona Largo Preneste a Roma. L’obiettivo era costruire un parcheggio, ma ciò che otten - nero fu un lago. Le ruspe urtarono le falde acquifere nel sottosuolo e l’acqua cominciò a sgorgare, dando vita all’odierno Lago Bullicante.
Danilo Guidozzi, Valentina Antuori, Alex Simonetti
Foto di Francesca Romagnoli
2 marzo 2023
28 febbraio 2023
Le vie dell’acqua
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Se nasci in Abruzzo, e in particolare sulla costa, impari a familiarizzare con parole come inquinamento marino e acquifero, cementificazione, abuso edilizio, antropizzazione delle spiagge.
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28 febbraio 2023
Camp Žilina
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Assomiglia più a un campus universitario che ad un accampamento temporaneo. Eppure, a dispetto dei numerosi servizi offerti, sono in pochi a voler progettare un futuro lontano dalla guerra, che persiste. Le donne e i loro figli vivono come sospesi, nell’attesa della chiamata che li riporterà indietro.
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20 febbraio 2023
A metà strada
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Una volta ottenuti i documenti, le lacrime che i richiedenti asilo del campo di Nea Kavala versano non sono solo lacrime di gioia. Sono anche lacrime amare. Lasciare il campo significa lasciare compagni di viaggio, amici, componenti della propria famiglia.
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Giuseppe Menegus
14 febbraio 2023
Invasi dagli "alieni"
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Com’è stato possibile per degli uccelli provenienti da
aeree distanti, quasi opposte del globo, e abituati a climi per lo più tropicali, a giungere e stabilizzarsi in una città come Roma?
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10 febbraio 2023
La spiaggia che non c'è
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Se rubi un metrocubo dal mare, lui lo recupera o a monte o a valle.
Questa legge non scritta, che regola i rapporti tra il mare e l’azione dell’essere umano, è la legge che gli abitanti delle coste agrigentine, in Sicilia, hanno dovuto accettare e constatare passivamente negli ultimi anni.
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8 febbraio 2023
8 febbraio 2023
Mango: un messaggio dalla Sicilia
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Per comprendere come il mango si stia sempre più legando al territorio e al mercato italiano, bisogna prima di tutto comprendere le ragioni e le intenzioni dei coltivatori che per primi ne determinano la presenza.
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5 febbraio 2023
Caszely ha detto no
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Capelli bianchi e baffi da tipico sceriffo di origine messicana. Nelle mani, mentre sorride alla fotocamera, la racchetta da padel e la pallina: settantadue anni, un fisico asciutto e la voglia di tenersi in forma. Si chiama Carlos Humberto Caszely e cinquant’anni fa, a sua insaputa, ha compiuto un gesto passato alla Storia, quella con la S maiuscola.
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2 marzo 2023
Bisognerà accontentarsi dell’approssimazione. Diario di uno studente dal confine della guerra
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Da un torrente in piena ad un fiumiciattolo alimentato dall’acqua piovana. Se al confine rumeno-ucraino di Siret passavano circa 30.000 profughi al giorno durante l’inizio della guerra, ora non ne passano più di mille. Chi doveva scappare, sembra, l’ha già fatto.